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Domande di Internet

Quanto ti preoccupi della tua “voce” nelle e-mail di lavoro?

Bentornati ad un'altra fantastica edizione delle domande di cultura generale !

Questa volta abbiamo cercato una domanda rivolta alle donne . Quanto ti preoccupi della tua “voce” nelle e-mail di lavoro?

Ed ecco le risposte del genere femminile:

Abbastanza che rileggerò le bozze, rimuoverò uno o due punti esclamativi e chiederò a un collega di rivedere un'e-mail se si tratta di una questione delicata o a qualcuno di alto livello su.

Penso che sia un livello piuttosto normale di preoccupazione.

Mi scusavo molto e chiedevo invece di istruire. Utilizzato per utilizzare anche più punti esclamativi. Ora invece di “scusami per il ritardo nella mia risposta”, lo capovolgo a “grazie per la tua pazienza …” e invece di “puoi per favore fare questo deliverable” l'ho cambiato in “per favore, fammi questo deliverable … sapere se si verificano problemi o domande ”. È stato un po 'autorizzante il modo in cui scrivo e-mail e il modo in cui la gente risponde.

IO ero solito agonizzarmi per le e-mail professionali, ma mi sporsi per modificarle e attenermi ai fatti e ai punti di discussione.

Fintanto che la grammatica è solida, e non sto predicando, non me ne preoccupo.

Dipende da chi è. Sono molto attento al mio “tono” nelle e-mail di lavoro quando si tratta di persone più anziane di me, di stakeholder esterni o se si tratta di un'e-mail molto “pubblica” per molte persone. Sono meno preoccupato quando è veloce per un collega intimo.

Da quando sono diventato un manager, ho cercato consapevolmente di essere più assertivo nelle mie e-mail. Doppio controllo e rimuovo parole come “solo” e riduco il numero di “per favore” e “scusa”. Cerco anche di cambiare le cose in aspettative piuttosto che in domande. Invece di “Riesci a farlo entro venerdì?” Scriverò qualcosa del tipo: “Questo deve essere fatto entro venerdì, fammi sapere se riscontri problemi”. Trovo inoltre che la lunghezza delle mie e-mail sia molto più breve e molto più precisa, senza più lunghe spiegazioni tortuose se non necessarie.

Ho anche chiesto alla squadra se gli importava se rispondessi “Grazie!” alle loro e-mail, tutti dissero di no e comunque cancellarono immediatamente quelle e-mail (proprio come faccio io);così ho smesso di farlo. Sanno che li apprezzo in altri modi.

Non molto più. Prima, ma credo di aver trovato una voce coerente che mi piace. Se è davvero importante, potrei averlo letto da qualcun altro.

Nelle e-mail di lavoro cerco di mantenere le mie frasi brevi e puntuali. Uso tecniche di “vendita suggestiva” che ho appreso nei miei giorni di servizio al cliente ed evito domande aperte (“Preferiresti martedì o giovedì?” Invece di “Che giorno funziona per te?”).

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